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Il volume presenta uno studio dedicato al rapporto tra l'etica e l'ontologia articolato nei percorsi di pensiero di Martin Heidegger e Emmanuel Levinas. La prospettiva assunta è quella della fenomenologia, che ha costituito, nel caso di Levinas, un metodo di decisiva importanza per pensare il rapporto tra etica e ontologia, e, nel caso di Heidegger, una provenienza conservata e profondamente rielaborata. Scegliendo di non cimentarsi con un esercizio di comparazione tra due filosofi, ma di considerare, invece, le rispettive riflessioni sull'etica e sull'ontologia, intendendole come base filosofica per un eventuale confronto complessivo, lo studio attinge anche a scritti poco considerati, o recenti, come per esempio i Quaderni neri, per restituire tutta l'ampiezza del tema affrontato. Nella prima parte, ad essere ricostruito è il senso originario dell'etica secondo Heidegger, cioè l'abitare dei mortali sulla terra. Nella seconda parte, dedicata a Levinas, l'esposizione segue invece la critica radicale dell'oppressiva tradizione ontologica, che culminerebbe con Heidegger, critica levinassiana che sorregge e intona la tesi del primato dell'etica nei confronti dell'ontologia.